Tutto è possibile: l'importante è crederci
Era da tredici anni che il St Pauli non conquistava i tre punti in Bundesliga, era dal 1995 (5-2 contro Uerdingen nonchè unico altro precedente nella massima serie) che i pirati non vincevano con tre reti di scarto. Insomma, dovrebbe essere chiaro perché si è fatta la storia sabato a Friburgo. Però questa partita ci ha insegnato qualcosa di importante: che bisogna sempre crederci.
La classifica mostra squadre con gli stessi, o forse anche maggiori, problemi del St Pauli. E il calendario nelle ultime due partite non aveva certo offerto squadre facili. Eppure sono arrivati 4 punti con tanti rimpianti per i due lasciati a Millerntor.
Certo, serve anche un po' di buona sorte. Il rigore parato da Vasilj al nostro Vincenzo Grifo sullo 0-1 (secondo rigore consecutivo parato da Nikola dopo quello ai cuginastri di serie B nel derby di ritorno di Aprile), le due chiamate alla sala Var sullo 0-2 e sullo 0-3 (quest'ultima davvero millimetrica): tutto fa brodo.
Però il St Pauli non ha mai mollato. Blessin ha finalmente avuto l'umiltà di cambiare il proprio credo e il proprio schema e ora questa squadra può giocarsela, se non con tutti, quasi. Anzi, come ha dimostrato Lipsia, persino contro le corazzare si può pensare di fare punti se il candario ci mette lo zampino, ovvero nei turni seguenti un impegno di Champions.
Sempre avanti, sempre crederci!