Latina, il St Pauli come modello

21.01.2025 21:00 di  Redazione StPauli   vedi letture
Latina, il St Pauli come modello

St Pauli, uno sport diverso, una comunità possibile per Latina. Si intitola così un interessantissimo articolo, a firma Michele Bisceglia, pubblicato sul blog Spazio 2023 (link). Facciamo un passo indietro: di che cosa si tratta? Innanzitutto "Spazio 2032 nasce come un luogo libero, aperto, un laboratorio di idee dove ragionare insieme - si legge nella descrizione - anche mettendo a confronto tesi divergenti. Uno spazio per il pensiero lungo, per la riflessione condivisa, per il dialogo vero". E il report di cosa parla? Semplice, di "un modello di sport che parte dal basso e promuove inclusione, sostenibilità e partecipazione attiva". La domanda principale: "Cosa può imparare Latina dall’esperienza del St. Pauli di Amburgo?".

Ovviamente si tratta di un'analisi e una proposizione che non possiamo che condividere: finalmente anche in Italia inizia a farsi strada il St Pauli come modello per lo sport popolare, dal basso e inclusivo. "Si può vivere diversamente lo sport a Latina? Per diverso si vuole intendere un’attività sportiva che sia organizzata perseguendo i valori dell’inclusione, del benessere e del rispetto per gli avversari, mentre molto spesso lo sport viene tenuto prigioniero da logiche di profitto e di merito. Questo, sia nel praticarlo che nel seguirlo. A Latina le strutture sportive aperte a tutti scarseggiano". Parte da qui una lunga riflessione che vi invitiamo a leggere approfonditamente.

Perchè proprio Latina? Subito spiegato: "Può succedere che, esplorando L’Altra Storia di Latina, possa capitare di venire in contatto con nuove realtà. Guardando al passato della propria città da una diversa prospettiva è possibile immaginare un futuro migliore, ovvero, un orizzonte stimolante verso cui camminare. Ecco, attraverso la figura e la storia di Filippo Faustinelli, cittadino di Latina deportato dai nazisti in un campo di concentramento, Spazio2032 ha conosciuto la testata politica-sportiva TuttoSt.Pauli, la quale aveva trattato la storia in questione in occasione di una pietra d’inciampo inaugurata ad Amburgo in ricordo del nostro vecchio concittadino. In questo contesto, poco prima di Natale, abbiamo incontrato a Roma Massimo Finizio, direttore della testata online, ex dirigente del St. Pauli stesso ed esponente delle Brigate Garibaldi, fan club della squadra tedesca in Italia".

Ovviamente si parla di sport a tutti i livelli, partendo dal proprio calcio professionistico: "Quando abbiamo incontrato Finizio ci siamo interrogati proprio su questo: cosa può fare una società sportiva, come Milan, Napoli o Roma, per le persone del territorio in cui operano? Quanto potrebbe risultargli utile investire su sport di interesse minore o su categorie calcistiche amatoriali e dilettantistiche? La questione è semplice: non solo i più bravi dovrebbero continuare nel tempo a praticare sport, ma anche chi i numeri del campione non li avrà mai. Infine, come insegna il modello St. Pauli, ne gioverebbe anche la sostenibilità del calcio in generale. Pensiamo al girone di Lega Pro in cui naviga il Latina da qualche anno: tre società, Taranto, Turris e Messina, sono quasi del tutto fallite e non sanno se potranno terminare il loro campionato in maniera regolare. Purtroppo sono situazioni abituali, soprattutto per le squadre del Sud Italia, dove invece la passione per il calcio e lo sport è tanta".

Infine la chiosa: "Latina ha bisogno di iniziative e buone pratiche che siano in grado di attivare la cittadinanza, in modo da raccoglierne le diverse energie e creare ricordi comuni, perché è su questo che si forma una comunità. In futuro sarà quindi utile guardare a un modello St. Pauli, anche se, ad oggi, pare fin troppo lontano".