Borussia Mönchengladbach-St Pauli 2-0: quasi senza scendere in campo
Ok, contro il Bayern Monaco lo potevano anche capire, e lo avevamo fatto e difeso, il fatto di rinunciare a tirare in porta. Contro il Gladbach però ci saremmo attesi tutta un'altra storia: così non è stato, con un primo tempo interamente di marca bianconera e qualche timida reazione nel finale. Troppo poco per provare a portare anche solo un punto dal Borussia Park.
Nel prepartita ieri avevamo descritto la ritrovata stabilità difensiva del St Pauli: bene, oggi ci siamo dimenticati in fretta di tutto questo. Con Karol Mets infortunato il suo posto è stato preso da Nemeth mentre a centrocampo Treu è tornato titolare al posto di Ritzka e ovviamente in avanti Guilavogui è stato schierato esterno sinistro laddove una volta giocava Saad. Altri due assenti importanti in panchina: Wagner e Saad, per un totale di quattro in tutto. Troppi per una matricola come il St Pauli e non è un caso che Blessin abbia finito con soli tre cambi su cinque a disposizione e una panchina infarcita di giovani presi in prestito dalla seconda squadra. A parte Ritzka e Finn Stevens, vero oggetto misterioso arrivato in estate e solo raramente portato in panchina, sono rimasti Eric Oelschlägel (quinto portiere tesserato un mesetto fa dopo il ko del secondo, terzo e quarto portiere), poi Emil Staugaard (23 anni), Julien Yanda (17 anni) e Marwin Schmitz (17 anni).
Con questo materiale umano a disposizione bisogna sempre sperata che tutto vada per il meglio: anche solo andare in svantaggio al momento rappresenta un handicap quasi insormontabile. Ed è in pratica quello che è accaduto oggi.
Adesso serve mantenere la calma e pensare al big match di venerdì sera: a Millerntor arriva l'Holstein Kiel.