100.000 soci: i cugini vanno forte e litigano con i dirigenti votati dai soci
Hanno superato il magico numero dei 100.000 soci anche se non lo hanno formalizzato come succede in tutte le associazioni sportive del Nord d'Europa, con la premiazione al centro del campo del nuovo socio. La motivazione forse più tattica è che i nostri cugini si stanno risollevando molto con le nuove iscrizioni dei soci, circa 1000 nuovi al mese, risanando in pratica i bilanci che erano solo un alcuni mesi fa in profondo rosso. (link 1- link 2). Anche questa è la forza dell'associazionismo sportivo partecipativo e virtuoso del modello tedesco.
In ogni caso il fatto che almeno per adesso non si sia fatta la tradizionale premiazione a centro campo, potrebbe addurre ad altre situazioni. È possibile che il problema sia dato dalla situazione di classifica, visto che i cugini in questo (nonostante l'ampio sostengo sia i media locali che quelli della provincia amburghese che cercano di mandare avanti il vascello traballante sportivamente della squadra) alternano partite disastrose ad altre inguardabili.
Attualmente sarebbero come da tradizione agli spareggi per la serie A ma la classifica molto corta li potrebbe far cadere dal terzo anche al sesto posto. Si discute anche di un eventuale cambio alla guida della squadra (oh, quanto ci dispiacerebbe per il buon Walter!). Altro fatto che ci fa pensare è appunto che la dirigenza votata nella Assemblea Generale, dalla virtuosa e corretta applicazione degli statuti, deve seguire le volontà della Assemblea.
Il fatto ultimo eclatante (vedi foto) è che la tifoseria tutta non vuole sponsorizzazioni in ambito sia di DFL che di associazionismo: ormai avete imparato che il modello tedesco giustamente non desidera speculazioni nelle associazioni sportive, non vogliono società che scommettono e mandano in fallimento lo Sport con società nascoste alle isole Cayman o nel Delawere o nelle oasi Aarabe, magari sotto lamuraglia cinese.
I dirigenti dell'Amburgo hanno commesso un grave errore, hanno votato per l'entrata degli investimenti contro la volontà dei propri soci. Da qui si configura, per stessa ammissione di colpevolezza dei dirigenti, un grosso fatto giuridico prima di tutto, in seconda battuta anche interno, con una dirigenza che in questo momento storico, avendo anche altre gatte da pelare, certo poteva evitare di cacciarsi in un vicolo dove la stessa dirigenza ha solo da perdere, ed anche di essere cacciata in breve tempo.
Ne vedremo di belle, in questo momento possiamo solo sperare che la loro situazione sportiva non migliori, invece per le situazione giuridiche sicuramente i cuginetti sapranno come far cambiare il voto dei dirigenti nella riunione presso la DFL. E guerra sia, hanno detto i soci e gli ultras cugini: almeno una volta siamo con loro.