St Pauli-Friburgo 0-1: vittoria! La canzone cattiva è censurata!

16.02.2025 11:15 di  Redazione StPauli   vedi letture
Bornemann e Sands
Bornemann e Sands
© foto di FCSP

La sconfitta interna contro il Friburgo, con l’autogol di Treu al minuto 88, passerà in qualche modo alla storia, e non per il risultato sportivo, che per una volta passa in secondo piano. Nel prepartita, oltre al commovente e doveroso ricordo dei tre tifosi dei Pirati scomparsi nella sfortunata trasferta di Lipsia, è stato letto un comunicato in cui si annunciava la sospensione temporanea dell'esecuzione dell'inno "Herz von St. Pauli" dagli impianti del Millerntor. Il motivo? Il testo sarebbe stato scritto da un simpatizzante, militante o propagandista del partito nazionalsocialista nella Germania pre-Seconda Guerra Mondiale.

Ora, potremmo discutere per ore di tantissimi aspetti: della situazione della Germania e dei tedeschi negli anni '30 – chi potremmo salvare? – oppure potremmo riflettere su come molti prodotti o aziende di quel tempo (una su tutte: la Puma, sponsor tecnico del St. Pauli) fossero all’epoca sostenitrici del regime al potere. Potremmo anche approfondire il tema della separazione tra artista e opera d'arte, ovvero di come un’opera (in questo caso il testo della canzone) si distacchi inevitabilmente dal suo autore e diventi patrimonio di chi la ascolta e la fa propria. Tuttavia, sarebbero comunque discorsi troppo sofisticati rispetto a una decisione, quella di sospendere l'inno, presa in modo piuttosto affrettato e senza tenere conto dell'opinione di tutti i soci e tifosi. A riprova di ciò, basti pensare ai fischi che hanno accompagnato l’annuncio dello speaker al Millerntor: tutto lo stadio ha manifestato il proprio dissenso, tranne una piccola frazione al centro della curva sud che ha applaudito convintamente.

Passiamo ora alla partita, segnata purtroppo dall'ennesimo infortunio, quello di Sands, che ha appoggiato male la caviglia ed è stato costretto a uscire in barella. Dopo essere stato a lungo medicato a bordo campo, è stato trasportato direttamente in ospedale. Ancora non si conosce l'entità dell'infortunio né se siano coinvolti legamenti o ossa, ma sembra quasi certo che per lui la stagione sia finita. Un colpo durissimo per il St. Pauli, che grazie al prestito siglato a gennaio da Andreas Bornemann aveva sistemato il centrocampo, già orfano di Wagner, ai box da settimane per un infortunio muscolare che si sta rivelando più grave del previsto. L’inserimento di Sands, molto bravo nella fase di non possesso, aveva infatti permesso a Irvine di tornare a spingersi in avanti, sfiorando più volte il gol nelle ultime partite dopo una prima parte di stagione decisamente sottotono. Ora, al suo fianco, tornerà Carlo Boukhalfa, e Irvine sarà costretto a impegnarsi nuovamente più in fase difensiva che offensiva.

E veniamo alla partita, che è stata esattamente quella prevista. Il Friburgo ha scelto di non esporsi troppo, affidandosi invece a qualche giocata individuale per sfruttare il maggiore tasso tecnico. Come all'andata, Vasilj ha ipnotizzato il nostro Vincenzo Grifo dagli undici metri (poco prima dell'intervallo), mentre proprio Irvine ha sfiorato il gol del vantaggio. La gara è rimasta bloccata fino alla fine – come al solito, il St. Pauli fatica tantissimo a trovare il gol tra le mura amiche – fino al minuto 88, quando Treu ha deviato nella propria porta una conclusione di Günter.

Treu è un po' il simbolo sfortunato di questo St. Pauli: sempre pronto a tappare ogni buco sulle corsie, prima a sinistra in assenza di Ritzka, ora a destra per sostituire Saliakas. In campo dà sempre tutto, non si tira mai indietro, ma spesso fatica.

Per il momento siamo il peggior attacco del campionato, 18 reti in 22 partite (ma anche la terza migliore difesa). Ora serve una riflessione sul catenaccio alla Nereo Rocco praticato da Blessin. Per ora va bene perché la concorrenza è ancora peggio, e probabilmente la quota salvezza sarà più bassa degli ultimi campionati ma serve comunque un cambio di passo con l'arrivo della primavera.