Iuventa libera!
Quasi esattamente tre anni fa pubblicavamo sul nostro sito la lunga intervista fatta in un bar di Sankt Pauli al capitano della Iuventa Dariush Beigui, che allora ci testimoniava della situazione che lui ed altri volontari della nave di soccorso Iuventa stavano vivendo dal 2017, in quanto accusati in Italia di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Da allora ne è passata parecchia di acqua nell’Elba, tra i meandri del porto di Amburgo, dove Dariush lavora come capitano portuale. Ma finalmente oggi è arrivata la notizia tanto attesa e purtroppo mai scontata: dopo sette anni di procedimenti giudiziari, il caso dell'ONG Iuventa si è chiuso con un non luogo a procedere per l'equipaggio. Gli imputati erano accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma il giudice ha respinto le accuse, dichiarando che "il fatto non sussiste". Le indagini iniziarono appunto nel 2017 con il sequestro da parte della Procura di Trapani della Iuventa, sospettando un coinvolgimento delle ONG con trafficanti di migranti.
Tuttavia, durante l'udienza di marzo, la stessa Procura ha chiesto il proscioglimento degli imputati. L'equipaggio delle ONG Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere è stato quindi scagionato dalle accuse. Le ONG nel frattempo non hanno mai smesso di difendere il loro operato umanitario, sottolineando il costante impegno nel salvare vite in mare e proteggere i più vulnerabili, come minori e donne. La decisione della sentenza è stata accolta con gioia da volontari e legali delle organizzazioni, che vedono in essa una speranza per il futuro, lasciando alle spalle accuse assurde ed infamanti e confermando la legalità e soprattutto l’umanità delle loro azioni.
Salvare vite in mare non è reato!