I giocatori del St Pauli si schierano di nuovo per la Palestina
Partiamo da una premessa: parlare di Palestina in Germania è assai pericoloso anche se si è giocatori in Bundesliga. Ne sa qualcosa El Ghazi, licenziato dal Mainz per una storia Instagram pro Palestina e Mazraoui del Bayern Monaco che ha rischiato la stessa sorte per un post analogo (poi integrato).
Quello che è successo però nelle ultime ore a Rafah, con il bombardamento di un campo di tende di profughi e civili e bambini bruciati e decapitati, ha spinto molti giocatori del St Pauli a prendere nuovamente posizione sui social.
Il primo è il capitano Jackson Irvine che, per amor della verità, non aveva avuto paura (unico) nemmeno in passato a chiedere un cessate il fuoco per la Palestina (ne avevamo parlato qui). Irivine ha rilanciato una storia delle Nazioni Unite in cui si chiede, tra le altre cose, l'immediato cessato il fuoco.
L'altro giocatore pirata a prendere posizione è Dapo Afolayan con due storie: un video che spiega le sofferenze a cui è sottoposta Rafah e un appello, condiviso da decine di milioni di persone in tutto il mondo (tra gli sportivi famosi segnaliamo anche il campione del mondo di ciclismo Remco Evenopoel) che recita "All eyes on Rafah", cioè "tutti gli occhi [puntati su quel che sta accadendo] a Rafah".
Analogo post anche per un ex pirata, James Lawerence, passato la scorsa estate al Norimberga.
Questo per ricordare che il Sankt Pauli è contro le guerre, sempre e ora più che mai: Sankt Pauli per la pace!