Inclusione e integrazione: il caso del Colonia e del coming out nella Chiesa Cattolica tedesca
In Germania lo sport associativo, ovver quello di cui abbiamo sempre parlato e che sta alla base del cosiddetto modello tedesco, fa rima con inclusione e integrazione. Lo dimostra un post su Facebook del Colonia, squadra di Bundesliga: una foto, poche righe ma un valore simbolico enorme.
Due giorni fa all'interno della Chiesa Cattolica tedesca circa 125 collaboratori (preti, frati, suore, insegnati di religione e simili) hanno fatto coming out, ovvero si sono pubblicamente dichiarati gay, lesbiche, trans o non binari. Rischiando il licenziamento e l'isolamento (perchè purtroppo, limitatamente al licenziamento, la legge tedesca lascia completa autonomia alla Chiesa Cattolica).
Ecco che l'1.Fc Köln fa un post sui propri social in cui mostra il proprio stadio con la bandiera arcobaleno e solidarizza con i 125 coraggiosi collaboratori della Chiesa Cattolica che hanno avuto il coraggio di rivelare la propria identità.
Pensiamo ad una cosa simile in Italia: quale società avrebbe il coraggio di esporsi in tale maniera in supporto dei 125 collaboratori? Probabilmente nessuna.
Ecco, ancora una volta abbiamo dimostrato il valore e l'importanza dello sport di base, dello sport associativo.
Grazie Colonia e forza Sankt Pauli (da sempre in prima linea sul tema dell'inclusione).