Ultimi senza sorprese: analisi dell'ovvio
Il secondo turno non si è ancora completato del tutto ma in fondo alla classifica ci sono già tre squadre con zero punti e due partite giocate. Si tratta del Bochum e delle due neopromosse, Kiel e St Pauli. Nessuna sorpresa, la Bundesliga a 18 squadre e sole due promozioni/retrocessioni non è come la nostra serie A a 20 con tre ricambi dalla B dove bene o male c'è sempre qualche squadra di medio livello che ogni anno lotta con le neopromosse. In Bundesliga non si può sbagliare niente pena il pronto ritorno in Zweite: il campionato è difficilissimo e negli ultimi anni abbiamo visto persino formazioni assai blasonate sbagliare una stagione e finire a lottare nei bassifondi.
Kiel e St Pauli, dunque, hanno fatto l'avvio perfetto: zero punti su sei. Non si può parlare di sorpresa, soprattutto per il St Pauli. Blessin a fine gara a Berlino ha detto che ai pirati mancano ancora piccole cose che fanno la differenza, che abbiamo fatto tanto possesso palla, che siamo solo mancati nell'ultimo passaggio, che fino al gol subito abbiamo giocato molto bene, che lui è soddisfatto, che la partita è stata dura come previsto e tutta una serie di dichiarazioni così scontate che sembravano generate dall'intelligenza artificiale.
Blessin in questo momento forse è uno dei problemi del St Pauli, non l'unico. È un problema - magari in futuro diventerà un valore aggiunto - perchè la sua rigidità negli schemi e nel modo di giocare sta privando i ragazzi in biancomarrone di ogni pericolosità. Le sue trame di gioco sono prevedibili, lente, inoffensive. Probabilmente i giusti movimenti non sono ancora stati del tutto metabolizzati ma gli zero gol messi a segno dopo due partite - e l'esiguo numero di conclusioni contro l'Union - sono grandi campanelli d'allarme.
Poi bisognerebbe discutere del valore della rosa che in estate ha perso il suo miglior marcatore (Hartel), ha perso l'uomo che l'aveva resa grande in panchina (Hürzeler, al momento secondo in Premier League con due vittorie e un pareggio oggi in casa dell'Arsenal con 65% di possesso palla e 22 tiri a 11) e che dal mercato ha ricevuto poco o niente. Si tratta di fondamentalmente di una squadra, con pochissime eccezioni, di debuttanti in Bundesliga, e l'esperienza ai piani alti fa la differenza.
Volendola leggere in maniera positiva questa mancanza di esperienza significa che ci sono ampi margini di miglioramento. Volendo essere invece più pessimisti questa mancanza di esperienza ci è già costata almeno 4 punti contro due possibili avversarie per la lotta salvezza (anche se l'Union dovrebbe poter fare un tranquillo campionato di metà classifica).
Contestazioni? No, è decisamente presto. Però, insomma, non ci sono nemmeno poi così tanti motivi per dormire sonni tranquilli. Ora appuntamento dopo la sosta ad Augbsurg.