L'ANALISI: 3-4-3 con Manolis, Afo e Saad: riecco il vecchio St Pauli
Lo avevano previsto nel prepartita (link): quella contro la sua ex casa madre, il Lipsia, sarebbe stata la partita decisiva per Alexander Blessin. Cambiare o affondare, semplicemente sulla base di quanto visto fino ad ora. Blessin ha cambiato, radicalmente, modulo e interpreti, e ha ottenuto il primo punto in Bundesliga. Di più, ha sfiorato la vittoria, giocando decisamente meglio di una formazione costruita per partecipare alla Champions League dei ricchi.
Che sarebbe stato il caso di cambiare qualcosa lo si era visto già all'intervallo di Augsburg-St Pauli con il passaggio dal 3-5-2 al 3-4-3. In quella partita a dare una spinta al cambio di modulo c'era stato anche l'infortunio di Guilavogui ma allo stesso tempo l'inerzia dell'incontro aveva imposto al tecnico pirata di trovare nuove soluzioni. Ecco quindi il passaggio alle tre punti, l'uscita di Wagner a centrocampo, l'ingresso di Saliakas e soprattutto l'impiego di Saad e Afolayan ai lati Eggstein.
Ad Augsburg si era sfiorato il pareggio, contro il Lipsia si è sfiorata la vittoria. Sempre con gli stessi interpreti e con lo stesso modulo, il 3-4-3 che ha portato il St Pauli in Bundesliga. Ma non finisce qua: anche con gli stessi giocatori, ovviamente a meno di Hartel, che hanno portato il St Pauli in Bundesliga.
Cosa se ne deduce? Che il rigido Blessin sembra aver smussato le proprie vedute, piegandosi alla necessità: non è lui ad aver cambiato il St Pauli ma il St Pauli ad aver cambiato lui. In seconda battuta che il mercato estivo al momento è da matita blu: se alla quarta giornata, nella partita sulla carta più difficile tra quelle fino ad ora disputate, partono titolari undici undicesimi provenienti dalla Zweite, significa che sul mercato non si è operato bene. O che non ce n'era bisogno ma visto il solo punto conquistato in 4 gare, forse non è questo il caso.
Ricapitolando: giochiamo con gli stessi giocatori di un anno fa, con lo stesso modulo ma senza il capocannoniere e con un allenatore diverso. Quasi senza nessuna (o minima) esperienza in Bundesliga. E gli unici nuovi arrivati ad aver fino ad ora giocato, Wagner e Guilavogui, non hanno certo impressionato in campionato. Fin Stevens è al momento non pervenuto.
Forse è ancora poco per guardare con fiducia al futuro.