Numeri e progetti: il Sankt Pauli cresce e fa crescere lo sport
A guardare solo il numero dei soci non c’è storia: Amburgo 88.000, FC St. Pauli 31.000. Numeri piccoli rispetto ai 280.000 soci del Bayern di Monaco e i 170.000 dello Schalke 04. Ma se prendiamo il numero dei soci attivi, cioè quelli che praticano attività sportive, la realtà è un’altra: Amburgo 7.000, Bayern Monaco “solo” 12.000, mentre il #SanktPauli ne conta ben 14.500. E pensare che nel 2009 il Sankt Pauli di soci ne aveva appena 7.850, di cui solo 3.600 attivi.
Come si spiega dunque questa crescita vertiginosa, che nemmeno l’epidemia in corso ha saputo fermare (tra marzo e giugno si registra un saldo positivo di 233 unità)?
A questa domanda ha risposto Thomas Michael, da due anni direttore del settore sport dilettantistici del Sankt Pauli, in un’intervista rilasciata il 29 luglio scorso al quotidiano Hamburger Abendblatt.
Da una parte, dice Michael, sono state create nuove sezioni per sport molto popolari, come la vela o il beach-volley (nella foto praticanti del gruppo femminile di beach-volley del FCSP), dall’altra “in molti si identificano con i nostri valori sociali”.
“Il nostro obiettivo - continua Michael - è e rimane quello di radicarci sempre di più nel territorio ed offrire a tutti la possibilità di praticare uno sport.”
Il problema semmai è trovare nuovi spazi in un quartiere così popolato. Una soluzione sarebbe “pensare in verticale”: è in progetto la costruzione di un impianto sportivo su tre livelli sul sito della vecchia piscina nella Budapester Straße. Il progetto fa parte dell’accordo di coalizione tra SPD e Verdi, al governo nel Bundesland di Amburgo da marzo. La speranza è vederlo realizzato entro la legislatura corrente.
Speranze simili in Italia le avrebbero solo gli illusi, considerando i tempi biblici di politica e burocrazia. Invece in Germania è realistico aspettarsi che, nel ciclo di un’amministrazione, si comincino e - soprattutto - si portino a termine progetti edili, anche importanti.
Tranne il nuovo aeroporto di Berlino, in ritardo da più di otto anni.