Praticare sport al Sankt Pauli: la storica squadra politica dei 7 Herren
Tra le tante squadre famose di Sankt Pauli ce n'è una che merita una menzione, anzi un report, particolare: quella dei 7. Herren. Fondata ad inizio del 1991, ovvero oltre 30 anni fa, nacque dalla volontà di alcuni affezionati che volevano praticare sport e calcio che si riunirono in una birreria particolare a pochi metri dallo stadio.
Era il "Mr Kebab", allora come oggi organizzato da due soci del Sankt Pauli turchi di origine curda, Ergun e suo fratello, la cui sorella avrebbe poi preso a nozze il Ds ed ex giocatore dei cugini innominabili, il Dr. D. Beiersdorfer: storie che solo a Sankt Pauli si possono vedere. Immaginatevi voi gagliardetti ed incontri della 7. Herren al locale e vedere il Ds ogni tanto spillare birra ed anche servirla: fantascienza per il nostro calcio nostrano !
Il team dei 7. Herren è la squadra nata cronologicamente per settima, tenendo conto che la prima resta quella che conoscete tutti voi, la seconda è la primavera, poi a seguire tutte giocano in campionati della federcalcio tedesca.
Resta oggi la squadra più politica, i cui giocatori vengono spesso eletti e partecipano nei ranghi della società: uno finisce nel gruppo dei probiviri, poi il responsabile economico, quindi il sottoscritto eletto responsabile della AFM ovvero dei " soci passivi ", quindi un altro giocatore viene eletto nella commissione elettorale e così via. Altri soci giocatori sono giornalisti dei maggiori giornali sportivi di Amburgo e nazionali, diventando un modello di aggregazione ed integrazione in quanto i giocatori stessi sono provenienti da varie culture e lingue differenti. Giocatori di origine ungherese anche se nati a Karl Marx (allora DDR), chi vi scrive viene dalla penisola Italica, altri di origine curda ed altri turchi nella stessa squadra, altri di origine cecoslovacca, serba, russa ed anche del Kazakistan o dal Sud America, Perù ed Argentina. Un bel team!
Un bel gruppo sempre con spirito sankt pauliano ha professato la fede pirata in tornei internazionali giocando a Copenhaghen, 3 volte a Roma, in Ungheria ed a Bratislava in Slovacchia ed anche in Austria con una squadra del Wiener Sport Club altra storica associazione austriaca, la cui prima squadra è famosa per aver giocato tantissime volte in coppa dei campioni. Il WSC fondato nel 1883 è quindi anche il piu antico club austriaco.
Le feste di Natale erano sempre grandi abbuffate, le trasferte si sapeva quando si partiva ma non se e quando si rietnrava: il dopo partita era in genere una festa con fiumi di birra, ma la cosa piu difficoltosa da capire erano le riunioni per decidere chi doveva essere il capitano e chi doveva prendere la difficile responsabilità di guidare la squadra nel campionato in genere di Prima o Seconda categoria. Le riunioni erano lunghe fino a notte inoltrata, spesso nelle oscure catacombe del vecchio stadio annebbiate da fumo di " varie " sigarette, sigari (ed altre varie erbe salutari): aria che si poteva tagliare con il coltello. Le riunuoni si prolungavano tanto che dovevano essere aggiornate ad altra data...
Questo periodo mitologico e mitico resta scritto nella storia: non si fece Roma ma il Sankt Pauli conquistando il mondo, soprattutto nelle trasferte perchè nel nostro piccolo eravamo gli ambasciatori dei Pirati. Questa rappresentanza a tutti gli effetti costituisce un collante fortissimo, che forse molti non riescono a sentire e a capire se purtroppo non lo si é potuto vivere, se non si é combattuto nel campo di calcio dove la maggior parte delle squadre vedevano appunto i pirati come un fatto "sinistro". È vero anche il contrario, cioè che molte squadre facevano richiesta di poter essere inseriti nel nostro girone per aver almeno una volta giocato contro il Sankt Pauli!
Un ricordo su tutti di questo strano amore/odio quando messi nel girone di una squadra conosciuta in cittá per le sua simpatie di destra, ad oltre 20 km dal centro di amburgo, ci accolse in maniera errata. Ai primi giocatori che arrivarono, furono cantate canzoni che ricordavano i campi di concentramento, poi altre offese ed altri improperi. Purtroppo fui io, da buon italiano, tra gli ultimi ad arrivare e come sempre gentilmente in italiano a chiedere dove fossero gli spogliatoi, con sorrisi abbastanza strani mi indicarono la via. Entrando trovai logicamente il gruppo dei giocatori scuri in volto che avevano convocato una riunione di urgenza per decidere se si doveva entrare in campo.
Proprio il mio spirito sportivo e la mia presa di posizione sankt pauliana portò ai voti la decisione di giocare la partita, mentre l´arbitro era stato allertato della difficoltá e del nostro ritardo. La decisione presa per pochi voti, aveva demoralizzato la squadra che dopo il primo tempo perdeva per due a zero. Negli spogliatoi, per la pausa, ci fu una seconda strigliata del sottoscritto ed anche di altri giocatori che mai avrebbero voluto perdere quella partita, anche alzando la voce facemmo capire che nello sport si vince solo in campo.
No pasaran era il motto, la partita si fece forte e maschia fino al momentaneo pareggio. Il campo era diventato molto caldo, finalmente si sentivano anche le voci di alcuni dei nostri Pirati che, allertati da noi del pericolo un'ora prima, erano arrivati a dare sostegno, anche ad un eventuale dopo partita.
Un giocatore avversario incominciò ad offendermi di nuovo, ma con distacco ed un sorriso andai dal loro capitano che aveva la fascia con i colori della nazionale tedesca e con la scritta Führer (capitano in tedesco), dicendogli due parole chiare: fai uscire il tuo compagno o la partita finisce in questo momento e tu hai la responsabilità di tutto ( chiaro che le mie parole furono ben differenti ma sempre chiare ed inequivocabili, non si possono riportare qui). Il giocatore venne sostituito al minuto 85 nello stesso momento segnavamo il gol vincente e la partita finiva in un 3 a 2 in trasferta, la piu bella vittoria politica e sportiva.
La stessa squadra dovette cambiare girone, per loro sfortuna capitarono con un'altra squadra del Sankt Pauli (la 4. Herren ), che applicò meno diplomazia e ci furono alcuni feriti che portarono la Federcalcio di Amburgo a cancellare per sempre il team e a squalificare tutti i giocatori.
Storie di calcio, di partecipazione sportiva dove sempre al centro stanno le persone ed i valori.
Forza settima e grazie per sempre.