La Radio AFM: la radio pauliana che dona la vista a tutti

21.01.2021 20:41 di  Alessandro Gulberti   vedi letture
La Radio AFM: la radio pauliana che dona la vista a tutti

In uno dei racconti più famosi dello scrittore statunitense Raymond Carver, un cieco chiede al contrariato narratore di descrivergli come sia fatta una cattedrale gotica. Nell’incerto tentativo di disegnarla congiuntamente su di un foglio, al narratore si rivelano inattese prospettive.

Il confronto è certamente ardito, ma quando per la prima volta ho sentito parlare della radio AFM (“Abteilung Fördernde Mitglieder” ovvero la radio della “sezione soci sostenitori” del Sankt Pauli) ho pensato, come nel caso del narratore del racconto, se fosse davvero possibile descrivere una partita di calcio a dei non-vedenti. E non una partita di calcio qualsiasi, ma una partita di calcio del Sankt Pauli al Millerntor, dove spesso quello che accade in campo appare più un’appendice di quello che si svolge sugli spalti.

Certo, i 13 rintocchi della campana a morto di “Hells Bells” all’entrata delle squadre in campo, gli applausi, le voci, i cori, le urla; tutto questo dev’essere ancora più intenso ed emozionale alle orecchie di chi è abituato a non farsi distrarre dagl’occhi. Ma che fare dei colori delle creste cosparse tra il pubblico, delle bandiere arcobaleno, delle mani e dei pugni alzati al cielo, dei coriandoli, degli striscioni, dei riflettori, dei fumogeni, dei fuochi d’artificio? E poi ancora, che fare delle mille luci delle vertiginose giostre del luna park che paiono catapultare le persone all’interno dello stadio? Ed in mezzo a tutto questo, come dipanare il garbuglio delle trame del gioco rappezzate da ventidue giocatori caracollanti dietro ad una palla che scheggia veloce da ogni lato del luccicante prato verde?

Ecco che a questo difficile compito si dedicano dal 2004 i volontari della radio AFM. Fino a 26 tifosi non vedenti o ipovedenti ricevono al Millerntor delle cuffie dalle quali le voci di due reporter li accompagnano serrate attorno agli accadimenti del pallone. Trasmettono emozioni visive più che forme o colori. Appiccicano nomi ai tocchi di palla, alle corse, ai calci, alle grida ed alle imprecazioni, ai gesti ed alle espressioni. Danno voce agli atteggiamenti tracimanti dalla marea umana ondeggiante in quel catino che è lo stadio del Sankt Pauli. Non so se i radiocronisti, che di nome fanno Wolf Schmid, Tilman Brauns, Georg Margaretha, Jacob Zuleger, Knut Kahlbom, Leif Tönnies, Tim Eckhardt (ed altri ancora), riescano sempre a riportarne le dinamiche, ma sicuramente offrono parecchi punti d’appoggio. Il resto lo fanno i suoni, le voci, gli odori, le vibrazioni dello stadio più umano che conosca.

Come testimoniato dal direttore del nostro sito tuttostpauli, all’epoca membro del direttorio dell’AFM, il progetto della radio nasce dalla volontà di offrire un accesso di qualità all’esperienza del Millerntor anche ai tifosi non vedenti ed ipovedenti, già da sempre presenti allo stadio.

Negl’anni la radio AFM si è poi evoluta come strumento per tutti i tifosi pauliani desiderosi di seguire ovunque e gratuitamente la propria squadra dal vivo. Difatti le radiocronache di tutte le partite vengono trasmesse in diretta su internet (https://www.fcstpauli-afm.de/afm-radio) o possono essere anche ascoltate per telefono (+49 (0) 40 38661910 99). La radiocronaca “telefonata” è stata in effetti una delle prime forme organizzative dei tifosi del Sank Pauli per poter seguire anche le partite in trasferta, all’epoca non coperte dai media, come Massimo Finizio racconta: agli albori di questo servizio radio-telefonico infatti, i tifosi si riunivano in un locale del quartiere per seguire la cronaca fatta da un pauliano presente allo stadio, la cui telefonata veniva amplificata in tutta la “Kneipe”. L’originale carattere schietto ed appassionato di quelle trasmissioni s’è fortunatamente mantenuto negl’anni nelle cronache della radio AFM, ed anche se gli scivoloni lessicali, le concitate grida o le imprecazioni colorite potrebbero far storcere il naso a chi è abituato alla precisione ed al distacco dei commentatori a busta paga, proprio questa spontaneità ci proietta in mezzo al nostro stadio, accanto ai nostri amici, anche quando ci troviamo dall’altra parte del mondo. Personalmente ricordo l’entusiasmante radiocronaca dell’incredibile vittoria per 3 a 0 contro l’allora primo in classifica Bielefeld, il 21 dicembre 2019, mentre dall’altro lato del parabrezza si srotolavano le brulle praterie del Sudafrica punteggiate da branchi di struzzi ed antilopi.

Wolf Schmidt, probabilmente la voce più nota della radio AFM, ha raccontato in un’intervista alla MOPO, gli albori del servizio radiofonico. Durante una partita casalinga nel lontano 1997, Schmidt, seccato dai suoi amici che brilli, davano le spalle all'azione e preferivano parlare di feste (cosa per niente rara al Millerntor), ad un certo punto ha cominciato a commentare a voce alta, come un giornalista radiofonico, gli eventi che si svolgevano sul campo, per far capire loro cosa si stessero perdendo. Il caso vuole che proprio davanti a lui si trovasse un tifoso cieco con un accompagnatore al suo fianco, che, entusiasti di quella spontanea radiocronaca, lo pregarono di continuare: in quel momento gli venne l'idea di fare reportage su larga scala per tutti i non vedenti interessati. Ci vollero poi però ben sette anni prima di poter realizzare il progetto, grazie al decisivo appoggio della AFM.

La passione e l’entusiasmo di Wolf Schmidt per gli schemi del pallone, non è passata a lungo inascoltata. Nel 2009 alcuni giocatori di calcio per non-vedenti presenti allo stadio gli chiesero di assisterli come allenatore in un torneo per non-vedenti a Colonia. Quello che Schmidt pensava di fare in via eccezionale per una volta sola, in realtà si trasformò in un’attività permanete, coronata di recente da diversi successi. Infatti nel 2017 la squadra di calcio per non-vedenti del Sankt Pauli da lui allenata ha vinto il campionato tedesco e negl’anni successivi ha sempre disputato la finale.

Ma se all’inizio mi son chiesto come fosse possibile descrivere a dei ciechi una partita di calcio al Millernrtor, come immaginare di giocare a calcio senza la vista? Sarebbe come costruire una cattedrale completamente al buio! Ma questa storia di calcio funambolico merita un reportage a sé.

PS: Radio AFM da progetto pilota del solo Sankt Pauli divenne in breve progetto pilota per tutto il calcio tedesco per poi diventare addirittura legge nazionale che prevede per tutti gli stadi A/B/C (Erste, Zweite e Dritte Bundesliga) il dover avere posti e commentatori per non/ipovedenti.