Gradualmente, parzialmente, lentamente: riapre Millerntor
Ora è ufficiale: domenica prossima alle 13,30, mentre St Pauli e Heidenheim si affronteranno ad Amburgo per il secondo turno di Zweite, rivedremo un Millerntor finalmente popolato da tifosi. Non tanti, per la verità: 2226 spettatori, poco meno del 10% degli oltre 29mila che l'impianto del St Pauli può ospitare.
Pochi, certo, ma è pur sempre un inizio: a livello federale il limite consentito era del 20% della capienza totale, quindi circa 5900 per Millerntor, ma le autorità sanitarie di Amburgo hanno chiesto al club dei Pirati di procedere gradualmente e si è giunti alla cifra di 2226.
In realtà di questa riapertura si è discusso molto anche dentro al St Pauli stesso, con un serrato dialogo tra società e tifosi. La posizione degli alcune componenti, comune a quella di tante tifoserie in tutta Europa, era nota da tempo: "O si entra tutti o nessuno" mentre altre associazioni del tifo, in primis Coordinamento Fanladen e club organizzati, si orientavano su posizioni più sfumate.
Le riunioni su questo tema sono proseguite per oltre una settimana e alla fine è stato raggiunto un compromesso in grado di soddisfare tutte le parti in causa. Tutti i tifosi hanno concordato che la riapertura parziale di Millerntor non sarà comunque una festa: troppo fresco è ancora il ricordo dell'emergenza Covid, delle tante morti a causa dell'epidemia e del sacrificio di tanti volontari impegnati nella lotta al virus.
Per questa ragione nessun gruppo organizzato porterà striscioni o altro materiale coreografico (ad esempio bandiere) all'interno dell'impianto: al massimo si entrerà con la maglietta della squadra o con la sciarpa. Si potrà comunque incitare la squadra ma il clima che regnerà sugli spalti sarà decisamente sommesso, in ricordo e nel rispetto dei tragici eventi che hanno portato (tra le altre cose) anche alla lunga chiusura degli stadi.