Babelsberg: tolleranti dal 1685, oggi ancora di più
Abbiamo trattato tempo fa l'enciclica di Papa Francesco "Fratelli tutti" (link) prendendo la base del lavoro ed riattuandolo ai tempi "volgari" ed egoisti della politica italiana. La nostra squadra di amici e compagni del Babelsberg, ai quali abbiamo dedicato innumerevoli nostri report, ci danno spunto di tornare sul fatto della emigrazione/immigrazione da sempre chiave di sviluppo sociale ed economico.
Babelsberg è un quartiere come il nostro Sankt Pauli della ex capitale Prussiana Potsdam, di lavoratori, multietnico aperto e sociale. Oggi il Babelsberg riprende di nuovo l´antico Editto di Potsdam con cui nel 1685 l´Imperatore Prussiano Federico Guglielmo I invitava - udite udite - tutti i perseguitati dalle guerre di religione, a venire dopo la terribile guerra dei 30 anni nella Prussia ed a Potsdam.
Suona come un invito ed un monito a tutti i politici italiani ed anche Europei di oggi che continuano ad alzare barriere dappertutto. Ma cosa avvenne allora? Ricordiamolo: dopo la guerra dei 30 anni Federico aveva una nazione distrutta economicamente (un po' come la nostra penisola oggi) socialmente molto simile alla nostra bella Italia, demograficamente anziana - anche qui molte similitudini con noi oggi, dove mancano i ragazzi che emigrano in Germania - e dove mancano i lavoratori.
Federico Guglielmo invitò quindi tutti colori che erano emarginati in Europa del nord, soprattutto francesi e olandesi: diede loro le navi gratis che partivano soprattutto dalla Olanda per arrivare nel porto di Sankt Pauli (c'entra sempre il nostro Sankt Pauli). Allora faceva parte della Prussia del Nord e tramite il fiume Elba si arrivava a Potsdam. Agli emigranti venivano dati appezzamenti di terra o case ed alloggi, un po' come fece anche il nostro amico Mimmo Lucano (link), mucche ed anche cavalli per far ripartire l´economia di allora che era l´agricoltura. Erano soprattutto olandesi commercianti a cui venne dato un intero quartiere che ancora oggi si può ammirare nella città accanto alla chiesa cattolica di San Pietro e Paolo. Integrazione, unione, inclusione, "Tolleranza" dal 1685 ed oggi il quartiere di Babelsberg riprende quell'editto e lo fa proprio riproponendolo dopo che la regione del Brandeburgo già nel 2008 lo aveva riproposto sottolineando l´importanza della emigrazione.
Da quell'anno iniziò la scalata della Prussia per divenire poi il motore non solo militare per lo più famosa nel mondo, oggi conosciamo la forza della Germania che deve proprio a quella Prussia la sua unità ed anche la sua forza economica.
Chiaramente venivano date terre restate incolte e case dismesse, ma il nostro lungimirante politico ed imperatore Federico Gugliemo aveva previsto anche un rimborso economico dallo Stato, per i proprietari delle terre dismesse nel caso fossero ancora in vita oppure non più in grado di mandare avanti la propria attività. Figuriamoci oggi che i nostri ciarlatani politici invece bloccano le navi di chi cerca di emigrare causa di guerre o anche per una vita migliore. Oggi si respingono le navi e non si danno un ricovero sicuro di un porto, figuriamoci un tetto ed un pasto caldo, quando anche i nostri emigranti del 700/800 emigrarono senza problemi verso le bellissime terre del sud America, della Australia o del Nord America. La stessa famiglia del Papa Bergoglio emigrava alla fine dell´800 da Torino in Nave verso Buenos Aires, come poi fecero anche i genitori dei nostri Lady Gaga, Al Pacino, il Presidente Peron, Batistuta e Maradona, Altafini, la famiglia del nostro Darwin Pastorin ( link ), Bruce Springsteen e Bon Jovi insieme a tanti altri ancora. Prima gli italiani emigravano.
Grazie Babelsberg dal 1685 sempre forza Babelsberg