Altro che crisi: il St Pauli ottiene la licenza Bundesliga senza condizioni. E in Italia...

Nei mesi scorsi in Italia si era diffusa una notizia del tutto infondata: il FC St. Pauli sarebbe stato in gravi difficoltà finanziarie, tanto da essere costretto a "vendere lo stadio ai tifosi" per salvarsi. Una narrazione fantasiosa, rimbalzata in qualche blog e amplificata sui social, che però non ha mai trovato conferme nei fatti.

Oggi, se ce ne fosse ancora bisogno, arriva la smentita definitiva: il FC St. Pauli ha ottenuto dalla Deutsche Fußball Liga (DFL) la licenza per la Bundesliga 2025/26 senza alcuna condizione. Un risultato che parla da sé. La DFL, nel suo rigoroso processo di licenza, valuta criteri economici, sportivi, legali, amministrativi, infrastrutturali e persino legati alla sostenibilità. E il club pirata ha superato tutti i controlli senza alcun rilievo.

Come ha dichiarato Wilken Engelbracht, direttore commerciale del club: "Siamo molto lieti di aver ricevuto la licenza senza condizioni e per tutti gli scenari di lega per la prossima stagione. Ringrazio tutti i collaboratori e i team coinvolti per questo risultato!".

Nel frattempo, mentre in Germania i club si preparano in modo trasparente e ordinato alla prossima stagione, in Italia si preannuncia il solito valzer estivo: fideiussioni dubbie, iscrizioni in bilico, bocciature della Covisoc e ricorsi al TAR. Un copione ormai stanco e ricorrente, che ogni anno mette a rischio la credibilità del sistema calcistico italiano.

Il caso St. Pauli dimostra ancora una volta che trasparenza, progettualità e partecipazione dei tifosi non sono un limite, ma una forza. Nessuna "vendita dello stadio", nessun salvataggio last-minute. Solo gestione seria, visione a lungo termine e il sogno – sempre più vicino – di una permanenza nella massima serie, ottenuta con merito dentro e fuori dal campo.