Bella maglietta, Tom Morello! Quando politica, musica e sport si incontrano
È stato un anno certamente impegnativo per Thomas Baptiste Morello, altrimenti noto come Tom, e non tanto sotto l'aspetto musicale (in attesa del ritorno alla normalità), quanto piuttosto sotto quello politico. Goerge Floyd, Black Lives Matter, Trump e manifestazioni varie. Morello non si è fatto mancare nulla – neppure qualche screzio con qualche fan poco attento – e il suo attivismo se possibile è diventato ancor più intenso e impegnato.
L'anno scorso fece il giro del mondo una sua foto scattata in compagnia del frontman dei Muse Matt Bellamy, mentre indossava una maglia del Sankt Pauli al termine di un concerto a Manchester. In molte altre occasioni lo stesso Morello non ha nascosto la simpatia per la squadra dei Pirati, evidentemente spinto dalla comunione di intenti e di valori con i “braun-weiss”. Chitarrista fenomenale dei Rage Against the Machine, dei Street Sweeper Social Club e degli Audioslave, Morello ha sempre portato sul palco le sue idee politiche, sapientemente impresse sui suoi preziosi ferri del mestiere, spesso e volentieri accompagnate dalle maglie del Sankt Pauli.
Segno che politica, sport e musica possono correre di pari passo e devono sostenersi e compenetrarsi l'una con l'altra. Morello dopotutto non ha mai celato a fan e critica il suo forte impegno politico, probabilmente forgiato in una famiglia profondamente politicizzata. La madre, ad esempio, anticipò il figlio nella battaglia contro le censure (fu cofondatrice del Parents for Rock and Rap), mentre il padre fu prima militante del movimento nazionalista keniota e poi il primo delegato del Kenya all'ONU. È probabilmente il multiculturalismo (alle origini keniote del padre si aggiungono quelle italo-irlandesi della madre) a spingerlo da sempre a battersi per le minoranze e contro ogni discriminazione. In un'intervista a Rolling Stones raccontò come anche lui dovette subire l'umiliazione di “tutte le parole che immagini si possano usare per descrivere l’unico ragazzino nero di una città di bianchi” e di come nella città dove crebbe lui fosse “come un unicorno”.
Insieme ad altri colleghi artisti ha citato in giudizio il governo degli Stati Uniti: l'accusa è quella di aver utilizzato la musica dei Rage Against the Machine durante le torture ai prigionieri della prigione di Guantánamo. “The Nightwatchman” invece è stato lo pseudonimo col quale si esibì come solista, descrivendosi come "il Robin Hood nero del XXIº secolo, una reazione contro le guerre illegali, una reazione contro la tortura, le prigioni segrete, lo spionaggio illegale di cittadini americani. È una reazione contro i crimini di guerra, ed è una reazione contro alcune corporazioni che si arricchiscono a causa di questa guerra illecita, mentre la gente chiede cibo per le strade della città”.
Il Sankt Pauli lo scorso anno rilanciò la già citata foto di Morello con il Jolly Roger addosso scrivendo "Nice Shirt, Tom Morello!" e dando di fatto al chitarrista la propria benedizione come portavoce dei valori “sanktpauliani”: la condivisione di quella foto raccolse migliaia di reazioni e commenti entusiasti di fan e tifosi.
La musica continua ad unire.