We Are All Humas-Music for Gaza - in supporto di Msf Palestina
Il 2023 appena concluso ci ha lasciato una nuova guerra che è iniziata in un nuovo angolo del globo. Lo scorso 7 ottobre l'organizzazione araba di Hamas ha lanciato un potente attacco contro l'entità sionista. Poche ore dopo la risposta sionista non si è fatta attendere dando il via ad un ennesimo conflitto in Terra Santa che chissà quando troverà una soluzione. Al 31 dicembre 2023 il conflitto in atto ha causato più di 20.000 morti tra i civili ed i soldati palestinesi ed oltre 52.500 feriti; per parte sionista i morti sono poco meno di 1500 tra civili e soldati e circa 6500 feriti.
I dati sui morti e sui feriti ci fanno ben capire la sproporzione delle forze in campo e, difatti, in questi quasi 3 mesi di guerra, sono state molte le associazioni e le modalità che hanno cercato di portare i loro sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza. Il 2 gennaio 2024, ad esempio, è uscita una compilation dal titolo “We Are All Humas-Music for Gaza” in supporto della stessa popolazione palestinese. I proventi delle vendite saranno devoluti all'organizzazione umanitaria di Medici Senza Frontiere che sta attuando dei piani di aiuti nella zona della Palestina colpita dalla guerra cominciata dopo gli attacchi del 7 ottobre scorso.
Nella compilation sono presenti i contributi musicali di ben 45 tra band e artisti musicali differenti. Tra queste vi è anche una canzone della Banda POPolare dell'Emilia Rossa (li avevamo intervistati qui). Tale formazione, fondata il 25 aprile del 2011 a piazza Grande, nel pieno centro di Modena, cerca, fin dall'inizio, di portare avanti ideali e lotte molto vicino al nostro caro St Pauli e ai suoi tifosi. Antifascismo, antirazzismo ed antisessismo sono, infatti, le basi su cui si fonda questo gruppo musicale. Gli stessi ideali, per chi non lo sapesse, sono quelli che portano avanti da sempre gli ultras dei pirati di Amburgo sugli spalti del mitico Millentor ed in trasferta. La Banda POPolare dell'Emilia Rossa, inoltre, ha avuto alcune esperienze a livello mondiale proprio come il St Pauli. Entrambe, ad esempio, si sono recate a Cuba ed hanno avuto il piacere di tenere eventi nel medesimo impianto di gioco dell'Havana. Naturalmente queste due eventi non furono della stessa natura: i pirati di Amburgo si concentrarono, infatti, sul lato sportivo; la banda emiliana, invece, predilesse quello musicale.
La stessa banda emiliana ha portato avanti, nel corso del tempo, numerose collaborazioni musicali. Tra queste non possiamo non ricordare quella con i romani delle Radici del Cemento e del loro frontman Rastablanco. Questa figura ha, da sempre, sostenuto la squadra di Amburgo e e le ha perfino una bellissima canzone come “La Curva Mia”. La Banda POPolare ha, inoltre,un aspetto tipicamente sociale e Sankt Pauliano. Come spiegato durante una chiacchierata con il nostro direttore Massimo Finizio, pubblicata lo scorso maggio sul nostro sito (link), "Noi siamo sicuri che il sistema fallimentare dello Sport così come organizzato e gestito in Italia abbia assolutamente bisogno di un cambiamento nel modello tedesco del Sakt Pauli, così aggregativo solidale e partecipativo dove lo Sport Popolare vive, si sviluppa: questo è lo sport che ci piace".
Le canzoni della Banda sono, per la maggior parte, canzoni di lotta e legate alla tradizione popolare emiliana di una volta che era fortemente impegnata. Tra i vari testi possiamo ricordare “La fabbrica di mattoni” visto che questa canzone ha un collegamento speciale con la stessa città di Amburgo. In essa, infatti, vengono ricordati alcuni parenti dei componenti della Banda che, nel corso del secondo conflitto mondiale, vennero deportati nel campo di concentramento di Neuengamme. Esso, per chi non lo sapesse, si trovava a pochi km dalla stessa ex capitale della Lega Anseatica. Questo campo di concentramento, anche se era uno dei più piccoli e meno conosciuti, fu il luogo di deportazione di circa 100.000. La metà di esse, purtroppo, non fece ritorno una volta terminato il conflitto con la sconfitta delle potenze dell'Asse.
Ancora una volta, insomma, abbiamo visto come importanti ideali vengono portati avanti non solo dal nostro amato St Pauli ma anche in ambiti totalmente distanti da quello calcistico e da quello sportivo. Siamo sicuro che questo non sarà nemmeno ultimo esempio da fare... la caccia a nuove storie da raccontare è più che aperta.