Quanto vale la promozione in Bundesliga per il St Pauli?
Sono 13 anni che il Sankt Pauli manca dalla massima serie tedesca. Molta acqua è passata sotto i ponti, molte cose sono cambiate non solo dall'ultima volta. Lo stadio che allora era stato appena finito, oggi è diventato troppo piccolo per sopportare l'enorme richiesta della tifoseria, soprattutto quella che arriverebbe dall'estero avrebbe pochissimi biglietti a disposizione. La non complessa organizzazione delle associazioni sportive tedesche, dà la possibilità ai propri soci di avere la prelazione sui tagliandi e solo gli eventuali restanti possono essere messi in vendita, cosa molto rara.
Questo fattore purtroppo sconosciuto dai media italiani e perversamente ignoto anche ai dirigenti italiani, porta ad esempio una "ricapitalizzazione" per parlare con la terminologia italiana, di oltre 30 milioni annui se prendiamo ad esempio il Bayern di Monaco. Questo capitale manca logicamente ai club capitalistici italiani in quanto purtroppo legati alla speculazione specialmente estera.
Per quanto riguarda i nostri pirati, questo cespite comporta una valutazione di oltre 4 milioni annui (in continuo aumento) dovuto dagli oltre 40.000 soci. Questo capitale, come da statuto, va a dare una mano allo sviluppo dello sport giovanile in tutte le sezioni sportive. Il fatturato dello scorso anno registrato dai pirati era di circa 62 milioni (+ 12 milioni anno 2022) ma teneva conto di solo 13 milioni provenienti dai diritti televisivi che distribuisce in maniera "molto socialista" la DFB tedesca. Nei calcoli attuali il Sankt Pauli potrebbe anche superare il computo di 35 milioni di euro, a seconda dei punti, dalle reti che figureranno a fine campionato, mentre il calcolo degli spettatori non cambierà sicuramente dato che, nonostante il costante tutto esaurito, lo stadio purtroppo non subirà aumenti di presenze.
Tenendo conto invece degli stadi ancora da andare a visitare, abbiamo la sicurezza che le prossime partite in trasferta saranno anche esse tutte esaurite, questo farà aumentare anche qui un bel pò il gruzzoletto che la DFB donerà a fine anno ai Pirati. Tenendo conto del derby con i cuginetti da oltre 60.000 spettatore, la scorsa settimana a Norimberga con oltre 42.000 spettatori (di cui almeno 5mila pirati) e ad Hannover con oltre 50.000, queste belle prestazioni faranno aumentare in buona parte il calcolo finale.
Una piccola parentesi la facciamo con la serie B nostrana. Nonostante il numero di spettatori molto inferiore, la vincente del campionato secondo Calcio e Finanza riceverebbe al massimo circa 26 milioni di euro. Un ottimo capitale tenendo conto delle tante forse troppe squadre che affollano la serie B e serie C. Quest'ultimo rappresenta un altro altro problema mai preso seriamente in considerazione dai dirigenti nostrani. Il sistema calcio Italiano ha oltre 60 squadre semi professionistiche, per cui un campionato livellato verso il basso, contro le sole 20 tedesche.
Tornando ai Pirati, la nostra associazione sportiva, come da regolamenti e leggi statutarie può fare anche utili. Il prossimo anno partirà da un fatturato possibilmente da oltre 100 milioni di €, numero che mette il nostro piccolo vascello dei Pirati amburghesi ben saldo in Bundesliga 1, serie A tedesca, al 13 posto davanti a Colonia, Werder Brema, Heidenheim, Bochum che non superano i 100 milioni di euro (dati consolidati al 24.02.24 da media della finanza specialistica tedesca). In questi dati consolidati abbiamo al primo posti logicamente il Bayern di Monaco con circa 1 miliardo di euro, secondo il Leverkusen a circa 600 milioni, poi Lipsia e Dortmund a scarsi 500 milioni.
Con tutte le associazioni sportive tedesche in "attivo" questi dati impressionano se paragonati alle imprese calcistiche nostrane moltissime in negativo ed alcune ad un passo dal fallimento. Per adesso quindi solo calcoli da barista, volendo un pò scherzare sulla promozione augurata ma non ancora sicura, scherzando sui gol e sugli spettatori delle prossime avventure. Certo è che una sana gestione sportiva può portare anche ad una sana promozione, al contrario delle imprese nostrane con sede nel triangolo delle Bermuda, o nelle isole infestate dagli squali tigre.
Forza Sankt Pauli, e che il prossimo obiettivo sia una bella partita di qualificazione alla UEFA Conference League, magari contro l´associazione B36 Tórshavn capitale delle Isole far Oer. Immaginatevi in quanti partirebbero dal porto di Sankt Pauli con i vascelli come 400 anni fa partivano i veri pirati, o forse più realisticamente in aereo fino a Glasgow dai nostri amici dei Celtic, per poi andare fino ad Inverness e prendere di nuovo i traghetti per le isole a Nord della Scozia.
Per adesso è solo un sogno? Che ne dite voi? Fattibile secondo noi.