Il rugby al Sankt Pauli dal 1933
Ci eravamo lasciati con la storia delle origini del rugby nella nostra penisola (link), la Feder Rugby parte nel 1928 con il primo campionato svoltosi con sole 6 compagini e la vittoria della Ambrosiana di Milano. Nello stesso periodo anche nel Nord Europa si stanno formando tante associazioni sportive dove vengono costituite anche i gruppi rugbystici. Il rugby non ha grande approccio alla massa, costituisce invece una alternativa, forse robusta o forse goliardica al calcio. In ogni caso, il rugby si impone sempre di più anche nella città di Amburgo dove tante sono le associazioni sportive che praticano anche lo sport con la palla ovale. Il fatto vuole che al Sankt Pauli, come sempre è un club alternativo, le leggi specie razziali di quel periodo non vengono viste bene. Per questo motivo a Sankt Pauli si accasano che due fratelli originari della bellissima Heidelberg (un locale racconta che ad Heidelberg ci si lascia il cuore, ndr) che avevano cercato di praticare il rugby alla associazione sportiva di San Georg, ma a causa delle loro origini ebraiche, avevano dovuto lasciare questo gruppo. Il Sankt Pauli invece non aveva nulla in contrario e nel 1933 li soccorse integrandoli nella loro organizzazione.
Il fatto però era che il Sankt Pauli non aveva ancora praticanti dello sport con la palla ovale, stavano nascendo forse anche in contrapposizione al regime che si stava instaurando nel nord, anche le sezioni di pallamano e soprattutto quella femminile che sarà anche la prima sezione ufficiale riservata alle donne. I due fratelli si impegnarono a spiegare e a far conoscere le regole e lo spirito del rugby finché non trovarono nei gruppi calcistici la squadra dei 6. Herren ovvero la sesta squadra di calcio popolare del Sankt Pauli che completamente passò al rugby costituendo quindi la prima del rugby.
Questo fatto costituisce una ulteriore conferma come lo sport di base e praticato dai soci sia non solo utile per la collettività ma anche per la stessa associazione. Una ulteriore conferma di come i gruppi sportivi ancora oggi siano interscambiabili, ma lo erano anche in Italia se noi ricordiamo che gli stessi Carlo Pedersoli, specialista del nuoto della Lazio spesso giocava a rugby, come Primo Nebiolo che dalla atletica invece spesso giocava con la palla ovale. Questo purtroppo in Italia oggi non esiste più cosa invece esistente ancora in tutte le associazioni sportive nel mondo, la base dello sport è anche la interdisciplinarità.
Formato il gruppo del rugby si iniziarono le attività sportive, che piano piano divennero sempre più attraenti e coinvolgenti. La prima trasferta internazionale, raccontano le cronache dei Pirati del Sankt Pauli, fu fatta ai piedi del Vesuvio ed al sole di Napoli. Non abbiamo molto di quella trasferta, infatti in questo momento stiamo ricercando dati o cronache che possano rinverdire quella prima passeggiata nel golfo di Napoli.
Noi ci stiamo muovendo anche a questo proposito abbiamo chiesto aiuto alle associazioni partenopee di rugby. Abbiamo contattato vari dirigenti, in particolare dobbiamo dire grazie ad uno dei più grandi giocatori Italiani di rugby; Mimmo Augeri: 2 volte campione di Italia nel 1965 e nel 1966, 3 volte campione universitario ed anche campione nelle giovanili partenopee. Le tante belle storie ed i ricordi desideriamo tenerli per un eventuale nuovo servizio con la speranza che da Napoli magari ci arrivino conferme, fotografie o resoconti su quella trasferta. Una bella Idea di Mimmo Augeri, ancora da sviluppare, sarebbe quella di poter rigiocare dopo 90 anni quel incontro e di coinvolgere le due associazioni anche nei nuovi campi di Bagnoli e di Sankt Pauli. I campioni non si smentiscono mai, ottima idea Mimmo, complimenti!
Il Rugby in ogni caso come tutti gli sport dovette subire il periodo grigio della guerra, molte deportazioni tra cui i due fratelli fondatori. Anche a Napoli le cose non andavano bene, nel campo dove giocava in quel periodo il rugby azzurro, lo stadio Collana, era stato adibito a campo di concentramento e anche da qui iniziarono le famose 4 giornate napoletane che dal 27 al 30 di settembre del 1943, portarono alla liberazione della stessa città (da guardare il bellissimo Film di Nanni Loy: le 4 giornate di Napoli tra glia altri con Raf Vallone ex giocatore di Calcio e Partigiano, Kurt Lowens di origine ebraica, superstite dei campi di concentramento, divenuto attore famoso interpretò spesso la parte come ufficiale nazista, ndr).
Dopo la guerra, i Pirati ripartirono con le attività sportive, mentre Napoli vinceva gli scudetti nel rugby, il Sankt Pauli era il primo club rugbystico tedesco e probabilmente anche europeo a giocare a Mosca allora Unione Sovietica (1971), poi in Argentina ( 1973 ). Si stavano creando le basi di un "credo" rugbystico forte anche con un nuovo gruppo femminile. Se gli uomini spesso in città avevano la concorrenza del AS della Polizia, le donne invece se la dovevano vedere con Neuenheim ed Heidelberg. Alterne fortune ma i risultati stavano per arrivare. Se per gli uomini non riuscivano a portare uno scudetto nonostante le finali giocate, le Donne del rugby porteranno il loro primo scudetto a casa nel 1995 ma perderanno le 4 finali seguenti e riporteranno a casa ancora lo scudetto del 2000 e del 2001, e poi per complessivi 8 scudetti ma anche con 7 finali perse. Aggiungiamo anche 3 scudetti di Rugby a 7 ed una Coppa di Germania per gli uomini, il tutto per portare il Rugby dei Pirati ad essere il gruppo sportivo piu efficente e vincente della storia sanktpauliana ad oggi!