CA Platense e G. Arcieri, il Sankt Pauli del Sud America
Oggi abbiamo il piacere di presentare il modello del sud America grazie a Gaston Arcieri (nato nel 1981) di chiara origine italiana: i nonni emigrarono da Morano Calabro (CS) per cui chiaramente ha un debole di origine per la Juventus, oltre ad avere un immenso riconoscimento ed ammirazione per Diego Maradona. Negli ultimi anni è stato il GM del CA Platense, responsabili economico della associazione sportiva del CA Platense: sì, il modello è proprio quello del nostro Sankt Pauli.
Lo conosciamo da oltre 20 anni: una persona bellissima, chiara, aperta, amichevole, impegnato nel sociale e nello sport tanto da scrivere nella sua tesi di laurea in Economia Aziendale Sportiva, con anche un capitolo, guarda caso sul Sankt Pauli. Con lui il Calamares, così soprannominati a Buenos Aires, sono risaliti in serie A: lui non lo dice, ma ha anche risanato il bilancio, fatto vincere premi e riconoscimenti ed oggi in Serie A, è un club modello in Argentina.
Con il nostro amico (hermano) Gaston ne abbiamo combinate di cotte e di crude: fondammo il primo club del Sankt Pauli in Sud America insieme a Facundo Natacia e Chino, el Piratas del sur (link) come quando a Buenos Aires ci fece assistere ad una partita in campo neutro, dove questo campo era proprio lo stadio del Platense e per sicurezza erano aperte solo le due curve anche a numero limitato. Noi andammo in tribuna principale e non eravamo da soli. Alcuni anni fa mi chiamò dicendomi che in pochi giorni era in Italia e se andavamo a vedere una partita insieme, di corsa dovetti organizzarmi non potendo prendere i biglietti dato che tutti e due non avevamo la famigerata tessera del tifoso: ne trovai 2 per una partita del Napoli che andammo a vedere insieme, tutti camuffati per far sì che il suo sogno si potesse avverare. Entrammo per fortuna solo a pochi secondi dall'inizio della partita. Ai campionati del mondo in Russia lui era al seguito della Albiceleste insieme ad altri del Boca e del Platense. Inoltre facemmo una passeggiata allo stadio del Sankt Pauli quando un dirigente dei Pirati accortosi che noi parlavamo in "arghentino" ci invitò dentro lo stadio per poi essere buttati fuori dopo una grossa discussione con un altro dirigente molto "tedesco" come se avessimo scavalcato da soli il perimetro dello stadio e senza sapere che vi erano tra di noi dei dirigenti nostri ospiti dall'Argentina: una brutta figura per i pirati! Noi con bei disporsi diplomatici riuscimmo ad alleviare la delusione.
Il CA Platense nasce nel 1905 nel quartiere a Nord di Buenos Aires di nome Vicente Lopez, a pochi chilometri dallo Stadio Municipal dove gioca il River Plate con il quale esiste anche una lunga e storica rivalità sportiva.
Come il Sank Pauli non ha mai vinto nulla: porta anche gli stessi colori biancomarroni ed ha nella sua hinchada (tifoseria, ndr), una base molto sociale ed integrativa. Proprio come il nostro Sankt Pauli ha una base associativa divisa in due gruppi: i soci attivi che praticano sport e sono oltre 5.000 divisi nel calcio maschile e femminile, basket, box, nuoto, hockey, tennis (molto famoso in Argentina), pallamano ed altre sezioni. Gaston ci spiega che lui e la direzione del club seguono da anni una fase evolutiva spingendo sempre nell'allargamento della base sportiva e sono previste altre sezioni come la pallavolo per permettere a molti altri giovani di praticare lo sport nonostante che le strutture restano sempre difficili da reperire come lo stesso sia da noi in Italia che anche in Germania.
A fianco dei soci attivi poi esistono i soci passivi che invece sostengono il progetto della famiglia comune del CA Platense ed essi sono oltre 3.000: questa struttura ricordiamo è la base della organizzazione del Sankt Pauli dove viene chiamata AFM (link). Gaston inoltre ci sottolinea anche il grande valore della inclusione e socialità che ha il Platense, riconoscendo che forse è anche uno dei motivi per cui negli ultimi anni lo stesso CA Platense ha avuto uno sviluppo molto positivo aumentando il numero di associati. Hanno sostenuto i senza tetto, come fa tutt´ora il Sankt Pauli, anche dando ricovero d´inverno nelle proprie strutture a decine di meno fortunati, molte famiglie senza grandi risorse vengono accettate ed i loro figli possono praticare sport senza dover nessuna retta: per questo da anni viene chiamato anche CA Platense, "un club, una Famiglia"! Inoltre vengono organizzate nei locali del club raccolte di sangue e vengono distribuiti anche pasti caldi.
Il CA Platense sta ripartendo dalla base proprio come il Sankt Pauli, la base sportiva sostiene soprattutto il settore giovanile di tutti gli sport e proprio la scorsa settimana le donne del calcio hanno vinto lo scudetto nazionale di Primavera battendo in Finale il River Plate, rimontando un 2-0 per il 3 -2 finale (e vincente). I ragazzi della primavera vanno anch'essi fortissimo e hanno finito al sesto posto nazionale, ma in tutte le discipline sportive stanno risorgendo giustamente i bellissimi calamares. Vogliamo solo ricordare alcuni dei nomi storici che ha forgiato il buon Platense su tutti "Mumo" Raimondo Orsi che giocò anche con la Juventus e vinse il Mondiale del 1934, ma anche Claudio Borghi di origine lombarda, che vinse invece il Mondiale del 1986 a fianco del grande Maradona, giocando poi anche nel Milan e nel Como: il grande Julio Cozzi anche lui di origine italiana uno dei pi`u grandi portieri di sempre ed il primo portiere a segnare su calcio di rigore nel 1952.
Gonzalo Bergessio nasce sportivamente anche al Platense per poi giocare tra gli altri con il Benfica, la Sampdoria, il Catania mentre tutti conoscerete anche David Trezeguet che esordì in Serie A a solo 16 anni in Argentina proprio con il Platense passando poi al Monaco e alla Juventus. Gaston discretamente e a denti stretti ci sussurra della delusione sul giocatore, ha sempre sottovalutato i calamares soprattutto da dirigente della Juventus. Io invece spiego e ricordo che la Juventus, come tutte le "imprese" di oggi in Italia, non è quella degli anni di J. Altafini o di Omar Sivori, Camoranesi, quando gli ex giocatori avevano un rapporto familiare con il Sud America cercando sempre di tenere i rapporti con le associazioni sportive. Oggi purtroppo in Italia non si sostengono più i settori giovanili; i rapporti si hanno solo con i procuratori per cui forse e probabilmente il buon David non poteva fare nulla o poco.
Chi ne perde in fondo non sono solo le associazioni sud americane ma anche le nostre "imprese" fallimentari italiane che per molti milioni sostengono solo i procuratori senza creare quel rapporto sportivo come una volta.
Gaston mi mostra il suo nuovo passaporto italiano: io gli dico che anche il suo passaporto Argentino é bellissimo, nello stesso momento mi ricorda quando il Platense fece una tournè in Italia nel 1951 giocando in amichevole contro la Lazio, la Sampdoria, Bologna il Lugano ma soprattutto il giorno di san valentino a san Siro contro il grande Milan del gre/no/li (Green con Nordhal e Liedholm) battendoli per 3-2.
Cosi ti vogliamo, CA Platense: forza Pirati del Sud America, una grande associazione sportiva ed un grande manager, Gaston por siempre, magari per riabbracciare il Platense di nuovo in Italia con noi..
Adelante Forza Calamares y Gaston