DFB Pokal, la storia, l'impresa e il calcio socialista di Timo Schultz
L'emozione per la partita di ieri non è ancora svanita e tutti negli occhi abbiamo la rabbia e la determinazione con la quale i pirati sono scesi in campo. È vero, come qualcuno ha detto, che il Borussia Dortmund ha mantenuto una più alta percentuale di possesso palla e prodotto qualche tiro in più, ma il computo delle occasioni da rete più o meno si equivale. E soprattutto, dato indiscutibile, quello dei gol segnati mostra un 2 per il St Pauli e un 1 per il BVB: fine delle discussioni.
Proviamo ora a dare i numeri, ovvero a raccontare questa vittoria con storie legate a cifre e collegamenti che da ieri sera ci rimbalzano nella mente. La prima immagina è quella di Mino Raiola, procuratore che rappresenta un un po' tutto quello che non ci piace del calcio moderno, che davanti alla televisione si chiede come mai il Borussia abbia perso contro una squadra di Serie B della quale probabilmente ignora storia e blasone. Già perchè l'assistito principale di Raiola è quel Erling Haaland, 21enne norvegese e centravanti dei gialloneri e giocatore più costoso al mondo nel 2022. Si stima che il solo Haaland valga qualcosa come 150 milioni di euro a fronte di 25 milioni di euro del valore di tutta la rosa del St Pauli. In pratica un solo giocatore in campo valeva 6 volte di più di tutta la rosa biancomarrone. Sembrava scontato l'esito dello scontro, no?
E invece non è andata così. Haaland è stato raramente pericoloso, quasi mai incisivo, ha segnato solo su rigore e a soli 21 anni ci auguriamo abbia capito che nel calcio le partite non si vincono con i titoli e con i valori fittizi ma con la rabbia e la determinazione. Haaland cambierà squadra a fine stagione anche se per una volta non sarà il Bayern Monaco a prelevare il miglior giocatore del Borussia: in Baviera non ne vogliono sentire parlare di scendere a compromessi con Mino Raiola.
Per completare la cifra: il valore totale della rosa del BVB è - secondo Transfermakt - quasi 580 milioni di euro, ovvero 23 volte il valore del St Pauli: impressionante. Tutto questo dovrebbe far apprezzare ancora di più le parate di Smarsch, alla prima da titolare, le sgroppate sulla fascia di Paqarada che non ha mai avuto paura di giocare la palla e andare all'uno contro uno, i duelli difensivi di Lawrence e Medic, le intuizioni di Irvine, gli assist di Hart e le percussioni di Burgstaller e Amenyido. Sulla carta tutti inferiori, sul campo tutti vincitori: ancora una volta il collettivo sconfitte le individualità.
Possiamo dire che quello di Timo Schultz alla fine è un calcio socialista, dove tutti sono importanti ma nessuno è insostituibile. Quello Schultz che un anno fa salutò senza troppi pensieri una bandiera come Himmelmann in nome del bene della squadra, che ieri non poteva disporre di Kyereh impegnato in Africa e che non ha avuto paura di mandare Smarsch tra i pali.
Un altro numero: 15 come i milioni di valore di Moukoko, il più giovane debuttante della Bundesliga proveniente dal settore giovanile del St Pauli. Timo Schultz qualche anno fa andò personalmente a casa sua per convincere suo padre a farlo firmare per la prima squadre del St Pauli: del resto i pirati lo avevano letteralmente accolto al suo arrivo ad Amburgo quando non poteva nemmeno comprarsi le scarpe per giocare a calcio. Poi è arrivata la Nike ad offrigli un milione di euro per un primo contratto di sponsorizzazione, il passaggio a Dortmund e ieri sera pochi minuti giocati nel finale, senza lasciare traccia, e un'altra lezione da mettere nel cassetto e custodire gelosamente.
In 22 incontri ufficiali tra St Pauli e Borussia Dortmund questa è la sola terza vittoria dei pirati e la prima di Coppa di Germania: l'ultimo successo biancomarrone risale a poco più di 21 anni fa, ovvero al 30 novembre 1989 quando il St Pauli si impose a Millerntor, in Bundesliga, per 2-1. TuttoStPauli ha intervistato nei mesi scorsi due delle ormai vecchie glorie che erano quel giorno in. campo: Michael Dams e Andrè Golke, autore tra l'altro di uno dei due gol. Per il BVB andò a segno invece Andreas Möller.
Da allora un pareggio, il 30 marzo 2002 a Dormtund per 1-1, e 10 sconfitte. L'ultima, visto che il St Pauli manca dalla Bundesliga ormai da 11 anni, arrivò proprio in Coppa, secondo turno, sempre a Millerntor, per 3-0 il 28 ottobre 2014. A segno Ciro Immobile, Marco Reus (in campo anche ieri sera) e Kagawa. L'allenatore ospite era Klopp e tra quelli ieri in campo segnaliamo anche Hümmels e Ziereis per il St Pauli (ieri però in panchina).
Verso i quarti. Il St Pauli con la vittoria di ieri sera ha preventivato un incasso di circa un milione di euro come premio per disputare i quarti di finale di Coppa anche se la quota potrà variare a seconda degli spettatori che saranno ammessi. Il sorteggio del prossimo turno potrebbe avvenire domenica sera ma non è ancora stato deciso. Le 8 squadre qualificate per i quarti sono: St Pauli, Amburgo, Union Berlino, Karlsruhe, Bochum, Red Bull Lispia, Friburgo e Hannover. La metà esatta (St Pauli, Karlsruhe, Bochum e Hannover) sono di serie B, a testimonianza di quanto la formula tedesca della Coppa di lega sia molto più divertente ed interessante rispetto a quella italiana.