Amichevole italiana: ecco tutte le info. E In Alto Adige parlano di noi.

Ve lo avevamo preannunciato ieri (qui il link): il St Pauli ha scelto una squadra di serie A croata per l'amichevole da svolgersi nel ritiro italiano. Si tratta della NK Istra 1961 - di origini italiane e fondata come associazione poi passata e fallita sul modello capitalistico - e l'appuntamento è per sabato prossimo 9 luglio (ok, non pensate al 2006 però) alle ore 15 presso il campo sportivo di San Leonardo in Passiria. Il biglietto d'ingresso costerà 13 euro, 8 il ridotto e gratuito per i bambini sotto i 6 anni.

È stato reso noto anche il programma di allenamento per la settimana italiana: il St Pauli raggiungerà domani il SüdTirol/Alto Adige, quindi si allenerà per la prima volta sempre a San Leonardo nel pomeriggio alle 17. Lunedì e martedì sessione unica alle 10 per poi avere mercoledì giorno libero. Giovedì allenamento alle 10, venerdì programma ancora da definire e sabato amichevole alle 15. Rientro ad Amburgo domenica mattina.

Intanto parlano di noi in Alto Adige: il portale bilingue italiano/tedesco Salto.bz ha dedicato un approfondimento al St Pauli intervistando il nostro direttore Massimo Finizio.

Qui (link) potete leggere l'intervista completa realizzata da Fabio Gobbato. 

Riportiamo l'incipit di questo bell'approfondimento che testimonia l'interesse anche locale in Alto Adige per l'arrivo dei nostri ragazzi in biancomarrone. Buona lettura

"L'FC St. Pauli, in ritiro a San Leonardo in Passiria da domani (3 luglio) a domenica 10 (programma nell'infobox), non è un semplice team del campionato di “serie B” germanico. Tutti i racconti che la vedono protagonista sono così distanti da quello che oggi associamo al calcio italiano - rose e stipendi milionari, società di capitali sull'orlo della bancarotta, stadi semivuoti, tifo spesso razzista e orientato all'offesa dell'avversario - da farla percepire come una specie di creatura mitologica che vive in un mondo parallelo quasi perfetto, idilliaco. La formazione che prende il nome dal quartiere multietnico della città portuale tedesca incarna l’essenza del “modello germanico” fondato su associazioni sportive con decine di migliaia di soci che detengono il potere decisionale e contribuiscono anche allo sviluppo dello sport di base. E cioè l’esatto contrario del sistema italiano che negli ultimi due decenni ha pensato di crescere facendo quotare le società calcistiche in borsa con l’appoggio della Federazione, della Lega e della stampa di settore. Giornali che però di tanto in tanto si ricordano di fare inchieste sulle catastrofiche gestioni finanziarie delle società nostrane o su quanti talenti forniscono i settori giovanili degli “altri” rispetto a quello italiano. Ma poi tutto resta impietosamente uguale a prima (continua su Salto.bz)".