Quello che accade al Doria: sono da punire i tifosi o i presidenti?
Paesi che vai, modo di trattare i tifosi che trovi. Ancora una volta, però, ciò che accade nel Belpaese è sicuramente negativo rispetto a ciò che sta prendendo forma, dal punto di vista dello sviluppo calcistico, in altri paesi europei.
I primi siamo stati noi come ultimamente succede, a catena siti di giornali italiani e non (ne ha parlato perfino l'inglese “The Guardian”) hanno riportato la notizia che vede per protagonista il Fortuna di Düsseldorf (link) serie B del campionato tedesco, gratis allo stadio per soci, praticanti sport nelle varie sezioni inoltre club ufficiali ed anche gli ospiti.
Il Fortuna ci stava lavorando in grande segreto da molti mesi, grazie a questa strategia ha coperto i costi per i prossimi 5 anni dei costi per i biglietti gratis, ha però grazie alla virtuosità ed originalità del progetto, ha acquisito molti nuovi sponsor (Hewlett Packard Enterprise HPE, Targobank, Provinzial nel campo assicurativo ed Initiative Common Goal), inoltre hanno fatturato oltre 45 Milioni che vanno ad aggiungersi agli ammortamenti precedenti per i prossimi anni. Questo a conferma che lo sport di base, lo sport per tutti, Fortuna per tutti può essere anche molto economico e sviluppare la finanza intelligente dal basso come noi spieghiamo da molti anni.
Nello stesso momento i tifosi di team come il Bayern Monaco, che di certo ha una bacheca di tutto rispetto, hanno fatto sentire la loro voce, nel corso di alcune trasferte europee, per i costi considerati eccessivi dei settori ospiti di determinati stadi non parliamo adesso dei costi proibitivi dei nostri stadi, mentre lo stesso Bayern Monaco annunciava che lo stadio nel breve mese di pausa verrà nuovamente ampliato e solo nel settore più popolare ovvero la curva opposta agli ultras passerà da circa 2.500 posti a sedere ad oltre 4.500 posti in piedi ovvero lo stadio passerà da 75.000 posti attuali a 77.0000, il Bayern ha inoltre intenzione di continuare ad ampliare il suo stadio molto piccolo (non mettetevi a ridere) cercar di arrivare alla soglia dei centomila non è poi un miraggio.
In Italia invece si rema sempre controcorrente. Non solo infatti si fanno esplodere violente contestazioni per i costi dei biglietti ritenuti eccessive in alcune realtà, vedasi Napoli, che vedendo la classifica attuale non hanno certo nulla da lamentarsi per i risultati raggiunti sul campo.
Ma continua anche quella serie di decisioni che fanno di tutto per allontanare i tifosi, e non gli ultras che sono cosa ben differente, dagli impianti calcistici. Se mettiamo che poi ci avviciniamo alla bella stagione e alla fine del campionato, contando che molte squadre raggiungeranno i loro obiettivi tra poco, si prospettano partite da giocate solo per pochi intimi.
Nel corso dell'ultimo turno di campionato, durante la partita Sampdoria-Spezia, è avvenuto un fatto che solleva più di qualche punto interrogativo. Dalla Gradinata Sud dello stadio Marassi, all'inizio del secondo tempo e con la squadra di casa in vantaggio, sono stati lanciati dei fumogeni sul terreno di gioco che hanno interrotto il match per una decina di minuti.
Motivo del gesto era chiaro: contestare pesantemente Garrone e Ferrero, i due ultimi presidenti. Ferrero, in particolare, è contestato pesantemente dopo aver portato lo storico club genovese ad un passo dalla retrocessione in serie cadetta ma soprattutto ad una situazione economica disastrosa che potrebbe anche far fallire la società.
La Lega Calcio, dal canto suo, non ha fatto altro che peggiorare la situazione. E' stata infatti decisa una ammenda di circa 8000 euro, che probabilmente non verrà pagata vista la situazione economica, con indagini fatte partire nei confronti dei responsabili che, una volta individuati, verranno raggiunti da Daspo.
I tifosi doriani che, anche come scritto su questo sito, non hanno certo fatto mancare il loro supporto agli uomini di Stankovic in questa travagliata stagione, questa volta non l'hanno presa bene. Si sono infatti rivolti alla stessa Lega facendo notare che ci si sta accanendo contro un gruppo di tifosi comuni per un gesto di sfogo manco violento quando, per 10 anni, si è permesso ad un vero e proprio criminale di stare alla guida di un club come la Sampdoria, facendogli fare ciò che voleva fino a portarla ad un passo dal fallimento.
Già nel 2011 lo stesso Ferrero aveva fatto fallire una società in suo possesso: la compagnia aerea Livingston. Ed in quel caso il viperetta aveva patteggiato 1 anno e 10 mesi.
L'ex patron, d'altronde, non ha mai avuto un buon rapporto con i tifosi doriani. Già poco dopo il suo arrivo alla guida del club disse che lo storico inno blucerchiato: “Lettera da Amsterdam”, era ormai passato di moda alzando un vespaio di polemiche.
Inoltre ci sono parecchie ombre sulla gestione economica del club. Molti sono stati i soldi spesi in maniera poco chiara dal patron che anche in altri ambiti in cui ha deciso di investire ha avuto situazione economiche difficili da affrontare.
Attualmente il club ha un conto in rosso di circa 200 milioni e lo stesso Ferrero la tiene in ostaggio chiedendo, per una sua vendita, una cifra di 40 milioni di euro. Una cifra troppo alta per un club in debito che rischia di ripartire da dilettanti e di perdere lo storico nome.
Insomma ancora una volta si decide di star zitti sui veri problemi del calcio italiano e di prendersela con i tifosi e sopprimere molti loro diritti. Dopo i fatti di Roma-Feyenoord, però, nulla ci stupisce.
Il modello da seguire lo ripetiamo anche una volta deve essere quello piantato in Germania dallo stesso St Pauli che attraverso organizzazioni come la Fanlanden riesce ad avere un contatto diretto coi proprio beniamini. Una situazione che rende il tutto più facile: dai conti economici apposto fino ai magnifici risultati raggiunti sul terreno da gioco dai Pirati nel corso delle ultime partite.