Schwerin, storia e successi dell'associazionismo dai Traktor ad oggi
La bella vittoria dello Schwerin raccontata ieri ci ha portato ad altre riflessioni, anche grazie al bravissimo allenatore della nazionale tedesca e del SSC Schwerin Felix Koslowski. Come sottolineato da lui stesso, fu per voler dei soci che lo Schwerin dopo la caduta del Muro volle restare un'associazione sportiva ancora più forte e più aggregante.
Per questo noi vi raccontiamo oggi la sua storia ed i tanti aneddoti che molti di voi probabilmente non conoscono.
Il gruppo sportivo a Schwerin nasce direttamente per voler degli sportivi della città dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Agli inizi degli anni 50, vari sono i gruppi che iniziano a costituirsi, ma solo nel 1955 i gruppi sportivi vengono riuniti sotto il nome di Sport Club Traktor Schwerin. Il nome “Traktor” nasce dalla metodica sportiva scaturita dalla riorganizzazione del dopolavoro nel dopo guerra, come abbiamo già raccontato in alcuni nostri report precedenti. La struttura rurale della Meclemburgo-Pomerania Anteriore è infatti ancora oggi un’enorme landa agricola, che è stata resa fertile e produttiva anche grazie ad un bel po’ della classica organizzazione teutonica.
Il Wismut ad esempio nasce dal dopolavoro dei minatori addetti all'estrazione dell'uranio della società omonima (si veda ad esempio il Wismut Aue che gioca in serie B insieme al FCSP) o la Rotation, nome d’origine del Babelsberg, che sta per il dopolavoro degli addetti alla stampa e poligrafici, il Chemie (storica squadra di Lipsia) che nasce dal dopolavoro dei lavoratori nel campo chimico e ceramico, la Lokomotive nata dal dopolavoro del comparto ferroviario e ancora tante altre forme di aggregazione sportivo-lavorative.
Per il dopolavoro quindi erano previste le attività sportive che avevano sede nel capoluogo di regione, appunto nel nostro caso a Schwerin (Rostock era il primo porto della regione e forse anche più conosciuta ma non era il capoluogo) con la sede del governo situata in un bellissimo ed enorme castello al centro della città, che ospita oggi la governatrice della regione, la signora Manuela Schwesig (SPD), che come un po' tutti qui, parla poco, lavora e fa sport. Pronti via, appena costituito il dopolavoro sportivo, lo Schwerin si afferma subito il seguente anno con il primo campione della DDR nel lancio nel disco. (Ma facciamo qui una parentesi: il nostro è un report a prescindere dai valori politici o dalle eventuali congetture post caduta del muro. Sappiamo tutti che il doping esisteva e purtroppo esisterà ancora forse fino a quando non verranno tolti i contratti milionari nei tanti sport che attirano ogni forma d'indisciplina sportiva. Chi non è colpevole scagli la prima pietra, potrebbero forse restare allora solo nazioni come San Marino, Gibilterra o Andorra immuni dal doping, ricordando Linford Christie inglese alle olimpiadi del 1996, l´americana Marion Jones negli anni 2006/8, della Cina non desideriamo elencare la lunga lista).
A Schwerin quindi si inizia con il piede giusto ed accanto al lavoro viene sviluppato anche il piacere e lo sport, arrivando poi dopo pochi anni alle Olimpiadi di Roma del 1960, dove il lanciatore di giavellotto Krüger va a vincere la prima medaglia olimpica per Schwerin. Lo sport cresce ed aggrega; sono intanto attivi i gruppi sportivi dell’atletica leggera, della pallavolo, logicamente sia maschile che femminile, del calcio, della boxe, della vela, le cui gare ancora oggi si svolgono nel bellissimo lago che cinge la cittadina di Schwerin. Proprio sulle rive del lago un Hotel viene trasformato in sede dello sport cittadino e le sue 80 camere vengono messe a disposizione delle atlete e degli atleti che ne hanno bisogno. Vengono costruiti campi da gioco, da calcio, palestre sportive, tutte strutture ancora esistenti e funzionanti come noi ieri abbiamo potuto costatare. La struttura nel complesso assomiglia ad un grande centro sportivo come poche altre città possono solo immaginare. Una scuola affianca il Palasport; l'università, le mense ed altri posti letto per studenti sono situati accanto alla grande piazza intitolata ai martiri del fascismo della seconda guerra mondiale con una statua enorme che si erge per ricordare l´armata rossa che liberò la città.
Nel 1964 la pallavolo maschile vince il suo primo campionato, mentre per le donne gli scudetti arrivano più tardi, negli anni 70 addirittura 7 nella ex DDR con una coppa delle coppe 1975 ed una coppa dei campioni nel 1978. Il calcio subisce molte fusioni ed aggiustamenti interni, cambi di nome, ma restando sempre il fulcro centrale associativo. Schwerin calcisticamente ha dato i natali a giocatori che hanno indossato maglie storiche come Matthias Breitkreutz, che ha giocato anche nel Aston Villa, come Steffen Baumgart, oggi allenatore del Paderborn che gioca attualmente in seconda Bundesliga con il nostro FCSP. Su tutti però ricordiamo Andreas Reinke a cui sono legati aneddoti che i più non sapranno e che ha vinto 2 scudetti con il Kaiserslautern e con il Werder Brema oltre a coppe di Germania e coppe di Lega. Giocando con il Werder in coppa dei campioni nel 2006 si infortunò gravemente pochi giorni prima della partita di coppa di Germania contro il suo Sankt Pauli che batté il Werder Brema senza di lui, e sempre il Werder Brema 10 giorni dopo perse contro la Juventus in Coppa dei Campioni a causa del suo sostituto Tim Wiese che passò la palla involontariamente ad un giocatore della Juventus permettendole di passare il turno.
Nella atletica ricordiamo ancora le tante medaglie d’oro che lo Schwerin vinse a Roma ai mondiali di atletica leggera del 1987 con la DDR, prima davanti a tutti nel medagliere: oro per Jürgen Schult nel lancio del disco che detiene ancora il record del Mondo con 74,08 m (anche il record del mondo del disco appartiene ancora ad una donna delle DDR Gabriele Reinsch con addirittura 76,80 m, più degli uomini!) ed anche l’oro a Roma per Thorsten Voos nel decathlon.
Oggi lo SSC Schwerin è ancora un’associazione modello unica e di successo, che ancora oggi fa la storia non solo nella pallavolo ma anche nella boxe, con campionesse del mondo come Ornella Wahner e altri campioni d’Europa e tantissimi titoli tedeschi nelle varie categorie.
La boxe si è staccata oltre 15 anni fa dalla società madre SSC Schwerin ma riprendendo il logo e il nome storico del trattore e fondando in questo modo la Boxclub Traktor Schwerin e.V. Il logo quindi non è solo storia ma rappresenta la tradizione e l’attaccamento al territorio dove, anche dopo la fine della DDR, resta lo sport che unisce ed integra come allora. Proprio il gruppo della boxe è tra i più impegnati nel sociale con il loro programma di accompagnamento dei più giovani e di prevenzione della violenza… La boxe come preventivo anti-violenza? Proprio così, maestri e professori di pugilato seguono oltre le campionesse ed i campioni, 50 ragazze e ragazzi tra i 6 ed i 14 anni con appunto il progetto "Boxe contro la violenza". Tra i maestri e gli altri insegnanti i bambini hanno come istruttori Dieter Berg, campione d’Europa e Andreas Tews, campione olimpionico. Eh sì, tutto questo si sviluppa in una piccola cittadina nel centro del Meclenburgo, dove campioni e prevenzione, sviluppo sociale e sportivo si sposano con la storia e la tradizione.